Manometria ad Alta Risoluzione

La Manometria ad Alta Risoluzione – HRM (High Resolution Manometry) è una metodica avanzata che consente di studiare in dettaglio la motilità di tratti dell’apparato digerente.

Nella Manometria ad Alta risoluzione si possono utilizzare cateteri allo stato solido o a perfusione con un numero di sensori variabili da 24 a 36 canali a seconda delle tecnologie. La manometria standard prevede l’utilizzo di un massimo di 8 canali di misurazione.

Tanti sono i vantaggi che si hanno con la Manometria ad Alta risoluzione versus quella “standard”.

Ridotti i tempi dell’esame con una maggiore compliance del paziente
Semplice posizionamento della sonda manometrica
Studio contemporaneo del tratto interessato senza dover muovere il catetere
Diagnosi accurata
La Manometria Anorettale ad Alta Risoluzione fornisce una valutazione qualitativa e quantitativa delle funzioni motorie anorettali. Il sistema HRM permette un minor tempo di esecuzione e una più semplice interpretazione dell’esame, permettendo di visualizzare la coordinazione tra il sistema nervoso autonomo e quello sintomatico durante la defecazione. L’associazione di una elettromiografia del pavimento pelvico permette di valutare eventuali dissinergie del pavimento pelvico. Questo è indispensabile ai fini di una corretta riabilitazione perineale.

La Manometria Esofagea al Alta Risoluzione dà contemporaneamente informazioni immediate di tutto il tratto digestivo superiore (UES, Corpo Esofageo, LES). La nuova tecnologia, con la nuova “Classificazione di Chicago”, fornisce una precisione e una facilità di diagnosi mai raggiunta prima. L’esame di Manometria Esofagea ad Alta Risoluzione è svolto attraverso l’introduzione per via trans nasale di un catetere con numero di sensori variabile da 24 a 36 a seconda della tecnologia (catetere a perfusione o catetere allo stato solido).

Presso la Casa di cura PIO XI è possibile effettuare entrambe le metodiche.

La PH-impedenziometria esofagea è un nuovo strumento per l’indagine della funzionalità esofagea nella malattia da reflusso gastroesofageo, che supera alcune delle limitazioni della pHmetria delle 24 ore. Dà informazioni sulla presenza di qualunque tipo di bolo che refluisce in esofago (gassoso, liquido o misto liquido-gassoso) e sulla natura acida (valori di pH intraesofageo inferiori a 4), debolmente acida (se il PH è compreso tra 4-0 e 7.0) e riconosce il grado di estensione prossimale del reflusso gastro-esofageo, importante nei pazienti con  manifestazioni extraesofagee; i rilevatori impedenziometrici posti ad intervalli fissi sulla sonda esofagea consentono di determinare fino a che punto dell’esofago può giungere il materiale refluito (dato questo che non è possibile ottenere con le normali sonde pHmetriche).

La Riabilitazione del pavimento pelvico è il settore della riabilitazione dedicato alla cura delle disfunzioni uroginecologiche e proctologiche, conseguenti ad eventi patologici congeniti o acquisiti e a eventi fisiologici (parto).

Le indicazioni al trattamento riabilitativo sono:

Disturbi urinari: perdita involontaria di urina, urgenza di urinare o necessità di ruinare spesso (più di 8 volte nelle 24 ore), difficoltà a svuotare completamente la vescica e/o senso di peso vescicale.
Disturbi vaginali: senso di peso dovuto alla presenza di prolassi, dolore post-parto causato da lacerazioni o episiotomie, dolore nei rapporti sessuali, diminuzione della percezione sessuale.
Disturbi rettoanali: perdita involontaria di gas e/o feci, urgenza alla defecazione, difficoltà alla defecazione, senso di peso anale, dolore anale e/o perineale, sensazione di svuotamento incompleto.
Le tecniche riabilitative sono rappresentate da:

Chinesiterapia pelvi-perineale
Biofeedback
Stimolazione elettrica funzionale

Specialista in Gastroenterologia