Maria Gay Tibau: fondatrice dell’Istituto delle Religiose di San Giuseppe di Gerona

Maria Gay Tibau nasce il 24 ottobre 1813 a Llagostera (Girona) da genitori semplici e di grande spirito cristiano. A due anni perse il padre Martin Gay e fu la madre Maria Tibau a formarla ed educarla cristianamente.

L’educazione ricevuta dalla famiglia, la formazione impartita dai parroci nella chiesa e l’ambiente socio-culturale nel quale viveva furono fondamentali per la formazione umana e religiosa di Maria Gay.

Dopo la morte della madre, avvenuta nel 1850 nell’Ospedale di Santa Caterina di Girona, Maria si trasferì a Girona dove incontrò il Dottor Amerio Ros, medico-chirurgo che lavorava presso l’ospedale, che la ospitò nella sua famiglia per aiutare la moglie e lui nel ricevere gli ammalati nella sua casa. In questa famiglia Maria ebbe l’opportunità di incontrare i pazienti che ogni giorno bussavano alla porta del Dr. Ros chiedendo di essere visitati e questi incontri quotidiani toccarono profondamente la sua delicata sensibilità nei confronti dei più bisognosi.

Maria entrò a far parte della Confraternita del Purissimo Sangue, del quale il Dr. Ros era segretario, con obbligo di assistere gli ammalati della Confraternita e, vista la sua generosità, gli abitanti di Girona le chiesero di occuparsi anche di loro.

Ancora con la famiglia Ros nel 1870, María Gay Tibau ricevette l’ispirazione dallo Spirito Santo per creare una fondazione al servizio degli ammalati e quindi decise di lasciare la casa del Dr. Ros e la sicurezza che lì aveva per iniziare una nuova missione: Alleviare il dolore e seminare la pace andando nelle case dei malati. La sua missione iniziò a Girona e poi si estese negli ospedali della Regione. Altre giovani mosse dal suo stesso Spirito la seguirono subito e si cominciò a pensare a una nuova Associazione.

Così è nato l’Istituto delle Suore di San Giuseppe di Gerona il 29 giugno 1870.

Nel 1872 il vescovo di Girona Constantino Bonet consegnò loro un regolamento di vita in modo che il loro lavoro fosse unito a quello della Chiesa. Pochi anni dopo cominciarono ad assistere gli ammalati negli ospedali vicini, sempre con il carisma di alleviare il dolore e rasserenare il malato.

Nel 1884, trascorsi 14 anni dalla fondazione dell’istituto, morì la Madre Fondatrice, lasciando sei ospedali già fondati e due case in fase di preparazione. L’anno successivo il vescovo, Thomas Sivilla, concesse l’approvazione diocesana e il Papa Pio XI diede la sua approvazione pontificia nel 1928. L’Istituto, nel frattempo si era esteso anche in Francia ed in America Latina. Alcuni anni dopo l’attività dell’istituto si estese anche nel continente africano.

Dietro questa opera c’è il lavoro di tante sorelle che si sono dedicate all’assistenza dei malati per più di un secolo, con l’intento di alleviare il dolore e la sofferenza e seminare la pace nei cuori; sorelle che quotidianamente si sono messe a disposizione per il servizio ai malati e sorelle che, in silenzio, hanno donato anche la loro vita.

Tre suore furono martirizzate durante la persecuzione religiosa in Spagna (1936-1939): madre Fidela Oller, suor Josefa Monrabal e suor Facunda Margenat che sono state beatificate il 5 settembre 2015 a Girona.